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21 maggio – Giorno della memoria dei Circassi

Maggio 21, 2024

Circassi, siamo qui riuniti oggi per ricordare una tragica data, ricorrono 160 anni dalla fine della guerra del Caucaso. Questa guerra estenuante e centenaria ebbe conseguenze catastrofiche per i Circassi. Essa, infatti, oltre alle numerose vittime, causò perdita della sovranità, distruzione dell’economia, deformazione dello stile di vita tradizionale e, infine, l’espulsione della stragrande maggioranza della popolazione circassa dalla propria patria storica. Queste conseguenze, purtroppo, si fanno sentire ancora oggi, perché siamo una popolazione divisa e dispersa nel mondo e la nostra lingua rischia di scomparire gradualmente.
I nostri antenati affrontarono con onore e fierezza le dure prove imposte dal destino e dalla storia. Difesero con coraggio e abnegazione la loro libertà e quando furono sopraffatti da forze soverchianti, non deposero la loro bandiera ai piedi del nemico ma la portarono con sé in esilio fiduciosi in una futura rinascita della Circassia grazie all’indomito spirito nazionale. Ora voi insieme a centinaia di migliaia di compatrioti in tutto il mondo sventolate questa bandiera sopra le vostre teste.
Si, i Circassi hanno perso molto, ma hanno mantenuto la cosa principale: la propria identità e la consapevolezza di sé. Sappiamo chi siamo e da dove veniamo, ricordiamo e onoriamo i nostri eroi e le loro grandi gesta.
I moderni Circassi devono ricordare la catastrofe che li ha colpiti, ma non lasciarsi sopraffare da quello che fu, né lamentarsi o scoraggiarsi. Dobbiamo guardare avanti e usare la memoria di questo disastro come un macigno imponente sulle fondamenta del quale costruire il nostro futuro.
Certo la memoria è un elemento essenziale alla base della nostra rinascita ma non è l’unico. Oggi ogni circasso consapevole dovrebbe, per quanto possibile, indirizzare il proprio capitale materiale e intellettuale alla risoluzione dei problemi attuali e al superamento delle sfide che la nazione deve affrontare per la sua rinascita. Quali scopi dobbiamo prefiggerci? Innanzitutto lo sviluppo della lingua, la conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio culturale e spirituale del popolo. Inoltre bisogna rafforzare i legami tra le diaspore e con i Circassi nella patria storica. Creando le condizioni per un’interazione forte, permanente e fruttuosa in vari campi e, in particolare, in materia di rimpatrio, si contribuirà al consolidamento etnico, che è così importante per una nazione divisa.
Oggi i Circassi non hanno un proprio Stato che, disponendo di risorse adeguate, potrebbe avviare, promuovere e finanziare attività volte a risolvere questi problemi.
Pertanto, come ho già detto, abbiamo bisogno dell’iniziativa privata, dell’entusiasmo e dell’energia dei rappresentanti del nostro popolo. Dobbiamo formare un’elite intellettuale, creativa e imprenditoriale nazionale che generi idee per la rinascita circassa e che sostenga progetti ed eventi che accompagnino questo processo.
Quando si risolvono problemi globali è importante prestare attenzione ai bisogni urgenti dei connazionali: occorre fornire assistenza ai bisognosi, pagare le cure, l’istruzione, aiutare nella ricerca del lavoro, ecc. Un ruolo chiave in questa materia dovrebbe essere svolto dalle organizzazioni pubbliche circasse internazionali e regionali. Un esempio recente e di successo di tali iniziative, un esempio di unità e assistenza, è stato l’aiuto e il supporto ai Circassi della Turchia colpiti da un potente terremoto.
La rinascita nazionale dei Circassi deve avvenire in collaborazione e nel rispetto reciproco con quei popoli di cui siamo vicini sia nella nostra patria storica che nei paesi in cui vive la nostra diaspora.
Superare la tragedia che ci ha colpito è un processo lungo e difficile, ma, come sappiamo, chi cammina dominerà la strada.

Maggio 21, 2024
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