I Circassi a Genova: passato e presente

I Circassi a Genova: passato e presente
Continuiamo il nostro viaggio e la tappa successiva è stata Genova. I resoconti delle visite a Venezia e Padova sono disponibili nei precedenti post del nostro blog.
All’arrivo a Genova, ci siamo incontrati con la nostra connazionale Aida Tlish – una talentuosa artista circassa originaria di Maikop. La serata è trascorsa in piacevoli conversazioni, e il giorno successivo è iniziato il lavoro attivo negli archivi.
Per prima cosa, ci siamo recati in archivio, dove abbiamo ordinato i documenti che ci interessavano. In attesa che venissero consegnati, abbiamo visitato diversi musei. Il lavoro d’archivio ci ha riservato una piacevole sorpresa: il direttore dell’archivio, con cui avevamo pianificato di incontrarci, ci ha lasciato un libro con documenti già tradotti. Questo faciliterà notevolmente le nostre ricerche.
La storia di Genova, come quella di Venezia, è strettamente legata alle colonie circasse. Genova aveva sul territorio della Circassia una colonia chiamata Caffa. Attraverso i dati d’archivio, abbiamo rivelato una parte triste ma importante della nostra storia – l’acquisto da parte dei genovesi di donne circasse e la loro riduzione in schiavitù. Ma nonostante la loro condizione sfavorevole e le difficoltà, le circasse hanno lasciato un segno significativo nella storia di Genova. Secondo i dati d’archivio, le circasse erano richieste tra l’élite genovese dell’epoca e venivano vendute a un prezzo che andava da 180 a 250 lire genovesi, a sottolineare il loro status di simbolo di lusso. Alcuni discendenti di queste donne divennero figure influenti a Genova, un fatto importante ancora oggi.
Successivamente, si è tenuto un incontro con Aida Tlish presso il Museo delle Navi di Genova. L’intervista con Aida è stata condotta in russo, italiano e adighè, coprendo vari aspetti della storia e della cultura. Abbiamo passeggiato per il museo, documentando con la fotocamera reperti e luoghi storici. La seconda parte dell’intervista si è svolta nel centro espositivo di Aida, e la conversazione è stata dedicata ai suoi quadri e al suo percorso artistico.
Questa visita a Genova si è rivelata intensa e produttiva. Non solo ci siamo immersi nelle ricerche d’archivio, ma abbiamo anche incontrato un rappresentante del popolo circasso, Aida Tlish. Nel prossimo futuro, prevediamo di incontrarci con il direttore dell’archivio per raccogliere ulteriori informazioni e condurre interviste con i discendenti delle famiglie circasse, il che ci permetterà di approfondire ulteriormente la nostra storia comune.